Le siepi sono bordure compatte, costituite da piante poste a dimora molto vicine tra loro, in modo che i rami ed il fogliame si compenetrino, tanto da far apparire più piante come un'unica entità, che viene sfruttata come parete divisoria, come confine, come schermo contro il sole cocente, o semplicemente come delimitazione tra le aiole.
Esistono diversi tipi di siepe, come diverse sono le piante utilizzate per costituire le siepi; esistono siepi compatte di piante sempreverdi, siepi a foglie caduche, siepi di conifere; ogni siepe inoltre ha differenti misure: esistono piccoli bossi che, nell'arco degli anni, non superano i 30-35 cm di altezza; ma anche grandi tuje, che possono raggiungere senza problemi i 5-6 metri.
La scelta della siepe dipende dalle esigenze che abbiamo, dalle nostre preferenze in fatto di piante e dallo spazio che la siepe può o dee occupare.
Potare le siepi sempreverdi
Le piante sempreverdi che vengono più spesso usate come siepi sono alcune varietà di arbusti, spesso con fogliame minuto o di medie dimensioni; le piccole foglie infatti rendono più facile mantenere una siepe compatta nel tempo.
Le piante più utilizzate sono bosso, ligustro, viburno, cotoneaster, pyracantha, prunus sempreverde, laurus; sono centinaia le varietà utilizzate, e periodicamente alcune piante cadono in disuso, mentre altre tornano di moda, o alcune vengono introdotte come piante da siepe.
Ciò che accomuna le piante sempreverdi utilizzate per le siepi è la vigoria e la rusticità: si utilizzano arbusti che non hanno particolari problemi colturali, che hanno uno sviluppo abbastanza rapido e non necessitano di grandi cure.
La vigoria di queste piante si manifesta anche quando dobbiamo potarle: generalmente le siepi di piante sempreverdi necessitano di potature ripetute nel corso dell'anno, in modo da mantenerle dense e compatte.
Potare le siepi di rampicanti
Spesso come siepe, soprattutto se si tratta di una parete di divisione tra più proprietà, si utilizzano dei rampicanti, sempreverdi o anche a foglia caduca; i più utilizzati sono trachelospermum, cotoneaster rampicante, edere di vario tipo. Anche i rampicanti hanno uno sviluppo molto vigoroso e rapido, soprattutto se sono essenze sempreverdi; quindi anche in questo caso le potature andranno ripetute nel corso dell'anno. Si comincia con una potatura vigorosa a fine inverno o inizio primavera, e quindi si ripetono altre potature non appena lo sviluppo dei rami più esterni diviene disordinato ed eccessivamente lungo. L'ultima potatura si pratica a fine estate o all'inizio dell'autunno.
Potare le siepi di piante fiorite
Molte sono le piante da fiore che vengono usate come siepi, dalla forsizia al gelsomino, dal glicine ad alcune varietà di hiperico, o anche le rose. Visto che in genere scegliamo una pianta da fiore per goderne dei fiori, appunto, è bene praticare le potature evitando di asportare boccioli non ancora fioriti. Nel caso poi di piante che producono anche bacche, ricordiamo che per ottenere molte bacche colorate dovremo permettere alla pianta di produrre molti fiori.
Quindi nel caso di pianta che fioriscono sui rami nuovi pratichiamo una potatura vigorosa a fine inverno, e quindi ripetiamo l'operazione qualche settimana dopo la fioritura. Nel caso invece di piante che fioriscono sul legno vecchio, aspettiamo di potarle quando avranno già fiorito, perchè una drastica potatura prima della fioritura potrebbe portare via anche la maggior parte dei boccioli.
Potare le siepi di conifere
Le conifere sono piante molto particolari, se potiamo l'apice di una conifera, questa fermerà il suo sviluppo in altezza, tendendo a svilupparsi soltanto in larghezza; per questo motivo evitiamo di potare la parte alta delle siepi di conifere fino a che non abbiano raggiunto l'altezza da noi desiderata per la nostra siepe; queste piante non necessitano di molte potature nell'arco dell'anno soprattutto perchè molte delle specie di conifere utilizzate per le siepi sono di varietà a sviluppo abbastanza compatto.
Le siepi problematiche
In generale, oltre che per il tipo di piante utilizzate, le siepi possono anche essere divise in due grandi gruppi: le siepi formali, ovvero quelle con una forma ben definita e netta; e le siepi informali, ovvero quelle con uno sviluppo più libero e scevro da regolamentazioni.
Se vogliamo ottenere una siepe formale densa, compatta e sana dovremo ricordarci di cominciare le potature già appena le piante vengono poste a dimora, in questo modo cominceremo ad indirizzare lo sviluppo iniziale delle piante già nel modo da noi desiderato, promuovendo anche la produzione di molti piccoli rametti, che donano alla siepe una spetto denso e compatto. Se attendessimo molto a potare la nostra siepe formale potremmo favorire uno sviluppo scorretto delle piante che costituiscono la siepe, che tenderebbero a svuotarsi di fogliame nelle zone più interne alla siepe, ed a produrre rametti molto sottili nelle zone esterne: in questo modo, la potatura non farebbe altro che lasciare la siepe con delle lacune nella vegetazione, difficilmente colmabili. Questo avviene perchè in genere nelle zone dove la chioma di una pianta non riceve luce tende a smettere di produrre fogliame.
Se invece noi pratichiamo potature leggere e frequenti permettiamo alla luce solare di penetrare anche nelle zone più interne della siepe, che continuerà a produrre piccoli rami anche nelle ramificazioni più interne.
Le siepi informali generalmente possono richiedere di minore cura; ricordiamo però che anche in questo caso, se lasciamo che le piante che compongono la siepe si sviluppino senza un freno, tenderanno a svuotarsi nelle zone centrali e basse; quindi anche in questo caso potature periodiche ci permettono di avere una siepe compatta, impenetrabile, e densa.